Save Somalia riaprirà l’ospedale a Mogadiscio con le attrezzature donate
In questi anni in Somalia la popolazione è oppressa e falcidiata dalla fame, dalla siccità e dalla guerra civile. Il sistema sanitario è stato praticamente distrutto.
In Somalia, lo leggiamo nelle cronache recenti, la popolazione è oppressa e falcidiata dalla fame, dalla siccità, dalla guerra civile. Il sistema sanitario è stato praticamente distrutto in questi anni, esponendo le persone prive di mezzi economici a indicibili sofferenze, per l’impossibilità di curarsi.
L’associazione torinese Save Somalia, nata nel 2003 su iniziativa di un gruppo di medici somali operanti in Italia, sta cercando di ripristinare almeno una parte delle strutture sanitarie somale. Siamo stati quindi felici di aiutarla donando uno stock di attrezzature biomediche, tra cui apparecchi radiologici, un’autoclave per sterilizzazione, un bisturi a risonanza molecolare, letti da visita ginecologica, lampade scialitiche, un ecografo e una stampante per lastre.
Le attrezzature sono in partenza per il Corno d’Africa e saranno destinate all’ospedale pubblico De Martino di Mogadiscio, nel quale Save Somalia ha ristrutturato alcuni reparti con l’aiuto della popolazione.
Sono già pronti 55 letti di degenza, i farmaci essenziali, i materiali di consumo (bende, siringhe ecc.) e un gruppo di specialisti somali è già disponibile.